Domanda:
Sono una studentessa e sono al 5° anno di ITIS (specializzazione informatica). In laboratorio stiamo effettuando delle verifiche sugli oscillatori in particolare sul ponte di WIEN. Potrebbe gentilmente darmi informazioni teoriche su questo circuito specifico e sul funzionamento generale degli oscillatori? La ringrazio anticipatamente.Risponde Volfango Furgani
Supponiamo di avere due quadripoli che guadagnano rispettivamente A e β. Il segnale di uscita Y risulta pari al segnale di ingresso X moltiplicato per A β. Quindi Y = AβX come chiarito dalla figura.
Se riusciamo a fare in modo che, ad una determinata frequenza, che verrà detta di oscillazione, Aβ valga 1, avremo Y = X. Quindi possiamo collegare, come in figura, luscita Y con lingresso X ed il segnale sinusoidale, dal momento che A β = 1 è vero per una sola frequenza, si autosostiene con ampiezza e frequenza costanti. Naturalmente supponiamo che il segnale sinusoidale preesista. Chiariremo, con un po di fortuna, questo punto più avanti
Bisogna notare che A β = 1 significa che se A, ad esempio amplifica 10 volte, β deve attenuare di altrettanto. Inoltre, per avere un buon segnale sinusoidale, ci deve essere unazione filtrante, o meglio selettiva, ma non è il caso delloscillatore di Wien, che attenui i segnali con frequenza diversa da quella di oscillazione. Tale azione viene riservata a β. Val la pena di rilevare che esiste una vasta categoria di oscillatori che generano, ad esempio, unonda quadra nei quali lazione filtrante non deve avere luogo. In questo modo A β = 1 è soddisfatta in un ampio spettro di frequenze che, sommate secondo linsegnamento di Fourier, possono dare luogo ad una forma donda diversa dalla sinusoide. Tali circuiti prendono il nome di multivibratori. Non abbiamo parlato dello sfasamento lungo lanello. Perché il segnale si mantenga inalterato, esso, lo sfasamento, dico, deve valere zero od un multiplo di 360°. Si può attribuire, come ad esempio ha fatto Wien, uno sfasamento di 180° ad A. Si realizza con un amplificatore invertente come lemettitore comune od il source comune, ma anche, più semplicemente, con un amplificatore operazionale. Uno sfasamento compensatore di +180° viene, sempre secondo Wien, realizzato con un minimo di tre celle RC. Ribadisco che queste tre celle debbono attenuare di quanto a amplifica e che a loro è riservata lazione filtrante che forma la sinusoide. Abbiamo, spero, chiarito come si sostiene unonda sinusoidale, non come si innesca. Cioè, come nasce questa sinusoide che poi si mantiene inalterata. In realtà Aβ deve essere maggiore di 1, ad esempio di un 10%. In tal modo un disturbo elettrico od il transitorio di inserzione dellalimentazione sono sufficienti ad innescare loscillazione sinusoidale perché vengono amplificati (Aβ >1) e filtrati dal circuito. Evidentemente lampiezza del segnale non cresce oltre ogni limite perché intervengono le non linearità intrinseche del circuito quali linterdizione e la saturazione dellelemento attivo Se loscillazione si stabilisce a valori di ampiezza troppo alti, la sinusoide risulta distorta. Si può intervenire con una rete limitatrice dellampiezza.
Volfango Furgani