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L'evoluzione della legislazione sui Campi Elettromagnetici
In passato ho scritto alcuni articoli sui campi elettromagnetici. Lo scopo era stimolare la curiosità su un argomento molto spesso discusso, ma altrettanto spesso poco compreso ed approfondito.
Nel mio primo articolo
La compatibilità elettromagnetica - prima parte
fornivo alcuni spunti sulla compatibilità elettromagnetica indicando la direttiva allora in vigore: direttiva 2004/108/CE, inerente il corretto funzionamento di apparecchiature in presenza di fenomeni elettromagnetici.
Ne sono seguiti altri sempre sulla compatibilità elettromagnetica.
La compatibilità elettromagnetica - seconda parte
La compatibilità elettromagnetica - terza parte
In questo terzo articolo tratto alcuni spettri di segnali che spesso si devono analizzare per verificare la compatibilità di un prodotto.
La compatibilità elettromagnetica - quarta parte
In questo quarto articolo introduco quelle che sono le prove di pre qualifica per i disturbi condotti.
La compatibilità elettromagnetica - quinta parte
In questo quinto articolo invece introduco le prove di pre qualifica per i disturbi irradiati.
I campi elettromagnetici però sono argomento che interessa anche la sicurezza dei lavoratori e quindi i datori di lavoro. In una direttiva quadro (89/391/CEE) la Comunità Europea sottolineava l'importanza della sicurezza negli ambienti di lavoro ed indicava la direzione da seguire: la valutazione di ogni rischio presente in azienda. Da questa direttiva sono seguite tutta una serie di documenti che trattavano argomenti specifici; tra questi la direttiva 2013/35/UE:
"sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)"
Il mio articolo:
Linee guida per la limitazione dell'esposizione a CEM
era mia intenzione fornire degli strumenti per approfondire questa tematica sempre più delicata nell'ambiente lavorativo, in quanto il Testo Unico della sicurezza (D.Lgs. 81/2008) richiede la valutazione anche del rischio da esposizione a campi elettromagnetici. I documenti indicati nell'articolo servono a presentare gli studi eseguiti da autorevoli enti come l'ICNIRP (International Commission in Non-Ionizing Radiation Protection - Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Sono documenti che possono suscitare l'interesse non solo di chi deve farsi un'idea di cosa siano e cosa comporti l'esposizione a campi elettromagnetici, ma anche di tutti coloro che sono curiosi.
La direttiva citata (2013/35/UE) deve essere recepita dagli stati membri entro il primo luglio 2016.
La Commissione Europea ha pubblicato una guida non vincolante per presentare questa direttiva; è composta di tre volumi: i primi due ancora in lingua inglese; il terzo, destinato alle PMI, in italiano. Prossimamente anche i primi due volumi saranno tradotti nelle varie lingue.
Pratical guide - volume 1 e 2
Il primo volume è una guida pratica alla direttiva; il secondo volume sono presentati degli esempi.
Il terzo volume:
Guida pratica - volume 3
una guida per le piccole medie imprese, che vorrebbe aiutare i datori di lavoro nella valutazione da inserire nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi, come richiesto dalla legge.
Nota editoriale
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