Mi pare non sia ancora presente nel forum quindi aggiungo la notizia così avrà un riferimento anche su EY.
Perseverance, il lander della NASA, è ammartato ... su Marte.
Nonostante queste imprese non rappresentino delle novità, intensificandosi con risultati eccellenti, mi scopro sempre affascinato e meravigliato dalle capacità raggiunte.
Questa missione, oltre alle particolari strategie adottate per la discesa sul pianeta rosso ed altre novità dalle quali ci si attende molto, aggiunge un fascino particolare all'esplorazione assegnando il recupero del materiale, estratto da Perseverance, a una futura spedizione.
Saluti
Perseverance è su Marte
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Il paracadute utilizzato per la discesa contiene un messaggio in binario codificato con i colori e la posizione:
https://www.reddit.com/r/nasa/comments/ ... &context=3
https://www.reddit.com/r/nasa/comments/ ... &context=3
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Già, e a parte i rumori robotici di fondo il vento nel microfono ha lo stesso suono di quello terrestre
"Non farei mai parte di un club che accettasse la mia iscrizione" (G. Marx)
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claudiocedrone
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Pur essendo in "zona rossa" da febbraio, a Perseverance è concesso muoversi in totale libertà; va detto che non dovrebbe correre rischi d'assembramento.
I primi test e le movimentazioni già non sono più novità ma sarebbe interessante tenere traccia dei passi che la missione compirà nei successivi sol.
Intanto, come in un reportage, ma senza operatori a bordo, "qualcuno" ha spiato l'ultimo arrivato: la sonda
Mars Reconnaissance Orbiter(MRO) è riuscita a intercettarlo in discesa e al suolo.
In questo scatto della HiRISE (High Resolution Imaging Experiment) di MRO si vede Perseverance in discesa appeso al paracadute ultrasonico(il link)
img: HiRISE_1
La data terrestre dell'immagine è quella prevista per l'arrivo cioè il 18 Febbraio 2021.
Non c'è nulla di banale perché fatta ad una distanza di circa 700 km dal soggetto e alla velocità di 3 km/s, ci vuole una mano ferma.
Ancor più si dovrebbe apprezzare il risultato considerando che nella tempistica andava considerata la velocità di discesa di Perseverance e l'esecuzione della rotazione di MRO necessaria all'inquadratura di HiRISE.
In questa invece, il 19 febbraio 2021, HiRISE cattura Perseverance al termine della discesa, fermo nel punto di ammartaggio: i colori sono falsati, ma sono visibili anche quelle in tonalità di grigio.
(il link)
img: HiRISE_2
Scattata alla distanza di circa 290 km restituisce il rover che, ricordiamolo, ha la dimensione di una rettangolo di 3 per 2,7 metri.
Ai due lati, in chiaro, risaltano le chiazze per la polvere spostata a causa dei propulsori utilizzati per il completamento della fase di discesa a seguito dell'abbandono del paracadute.
Sempre ad opera di MRO, qui si vede il paracadute abbandonato al suolo, dove è caduto dopo lo sgancio automatico(il link)
img: HiRISE_3
Sia HiRISE_2 che HiRISE_3 sono parte della seguente immagine, dove è possibile localizzare sia Perseverance che il paracadute ... provateci(il link)
img: HiRISE_4
MRO(come dice il nome, Mars Recoinassance Orbiter), che orbita intorno a Marte dal 10 Marzo 2006 dopo essere partita dalla Terra il 12 Agosto 2005, continuerà ad inviare le immagini del sito di ammartaggio evidenziando gli spostamenti del rover e della probabile progressiva scomparsa per mimetizzazione dei componenti residuali a causa della polvere che nel tempo li coprirà.
Quando non si vedranno più attenderemo le prime fake-news che informeranno della sottrazione degli oggetti da parte di qualche entità sconosciuta.
La fonte di quel poco che qui viene scritto è il sito della NASA, come per le immagini, dove ovviamente si trovano tutte le informazioni sulla missione(entità sconosciuta esclusa).
Saluti
I primi test e le movimentazioni già non sono più novità ma sarebbe interessante tenere traccia dei passi che la missione compirà nei successivi sol.
Intanto, come in un reportage, ma senza operatori a bordo, "qualcuno" ha spiato l'ultimo arrivato: la sonda
Mars Reconnaissance Orbiter(MRO) è riuscita a intercettarlo in discesa e al suolo.
In questo scatto della HiRISE (High Resolution Imaging Experiment) di MRO si vede Perseverance in discesa appeso al paracadute ultrasonico(il link)
img: HiRISE_1
La data terrestre dell'immagine è quella prevista per l'arrivo cioè il 18 Febbraio 2021.
Non c'è nulla di banale perché fatta ad una distanza di circa 700 km dal soggetto e alla velocità di 3 km/s, ci vuole una mano ferma.
Ancor più si dovrebbe apprezzare il risultato considerando che nella tempistica andava considerata la velocità di discesa di Perseverance e l'esecuzione della rotazione di MRO necessaria all'inquadratura di HiRISE.
In questa invece, il 19 febbraio 2021, HiRISE cattura Perseverance al termine della discesa, fermo nel punto di ammartaggio: i colori sono falsati, ma sono visibili anche quelle in tonalità di grigio.
(il link)
img: HiRISE_2
Scattata alla distanza di circa 290 km restituisce il rover che, ricordiamolo, ha la dimensione di una rettangolo di 3 per 2,7 metri.
Ai due lati, in chiaro, risaltano le chiazze per la polvere spostata a causa dei propulsori utilizzati per il completamento della fase di discesa a seguito dell'abbandono del paracadute.
Sempre ad opera di MRO, qui si vede il paracadute abbandonato al suolo, dove è caduto dopo lo sgancio automatico(il link)
img: HiRISE_3
Sia HiRISE_2 che HiRISE_3 sono parte della seguente immagine, dove è possibile localizzare sia Perseverance che il paracadute ... provateci(il link)
img: HiRISE_4
MRO(come dice il nome, Mars Recoinassance Orbiter), che orbita intorno a Marte dal 10 Marzo 2006 dopo essere partita dalla Terra il 12 Agosto 2005, continuerà ad inviare le immagini del sito di ammartaggio evidenziando gli spostamenti del rover e della probabile progressiva scomparsa per mimetizzazione dei componenti residuali a causa della polvere che nel tempo li coprirà.
Quando non si vedranno più attenderemo le prime fake-news che informeranno della sottrazione degli oggetti da parte di qualche entità sconosciuta.
La fonte di quel poco che qui viene scritto è il sito della NASA, come per le immagini, dove ovviamente si trovano tutte le informazioni sulla missione(entità sconosciuta esclusa).
Saluti
W - U.H.F.
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WALTERmwp
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Questa è la zona del cratere Jezero interessata dall'esplorazione, vista un po' più da lontano(il link):
E' solo una porzione di questa immagine, ne suggerisco la visita.
E' possibile zoomare sulla superficie di Marte e applicare filtri evidenziando ad esempio i nomi cioè i riferimenti (geo)martegrafici o le posizioni delle altre missioni.
La mappa è il risultato degli scatti della telecamera a bordo dell'orbiter Mars Express dell'ESA(il link).
Saluti
E' solo una porzione di questa immagine, ne suggerisco la visita.
E' possibile zoomare sulla superficie di Marte e applicare filtri evidenziando ad esempio i nomi cioè i riferimenti (geo)martegrafici o le posizioni delle altre missioni.
La mappa è il risultato degli scatti della telecamera a bordo dell'orbiter Mars Express dell'ESA(il link).
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WALTERmwp
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Tra poco potremmo trovarci a commentare i tentativi di volo del drone Ingenuity che Perseverance ha adagiato al suolo.
Nel frattempo si possono riassumere le sequenze che hanno portato il rover su Marte così da disporre, nel caso dovesse servire, d'un pro-memoria forse comodo e veloce.
Comunque, dal sito della NASA, il link con la descrizione dell'EDL(Entry-Descent-Landing).
Quel ch'era previsto ...
Dieci minuti prima dell'ingresso nell'atmosfera marziana il guscio che racchiude Perseverance si sgancia dallo stadio di crociera: questo, dotato di pannelli solari, radio e serbatoi di carburante, gli ha garantito il viaggio da quando ha lasciato l'orbita terrestre sino a raggiungere Marte.
(Dopo mesi di "tranquilla" navigazione interplanetaria, per concludere il viaggio e adagiarsi integro sul pianeta rosso, al rover Perseverance occorrono ancora, e solo, 7 minuti.
Ricordiamo che i controlli, i rilevamenti, le manovre, l'esecuzione di ogni fase di avvicinamento e la sequenza delle fasi, nelle quali è suddivisa la discesa, sono tutte operazioni compiute in modo autonomo.
Non potrebbe essere altrimenti considerata la distanza Terra/Marte: il segnale radio impiega più di undici minuti prima d'essere rilevato sulla Terra.
Riflettendo su questo si comprende che quando le stazioni di controllo ricevono dalla navicella la conferma dell'ingresso nell'atmosfera di Marte, in realtà, tutto si è già concluso col successo d'un ammartaggio o col fallimento della missione, ma ancora lo si ignora.
E' una condizione sulla quale non si può intervenire, non si può fare nulla e gli stati d'animo alla base di controllo restano sospesi, in attesa).
Lasciato lo stadio di crocera, prima dell'impatto con l'atmosfera, la navicella si orienta così che lo scudo termico puntato verso il pianeta possa svolgere la sua funzione protettiva.
Per questo riposizionamento vengono utilizzati i piccoli propulsori coi quali è attrezzata la parte superiore(detta anche posteriore) del guscio che racchiude il rover Perseverance.
Il passaggio dal vuoto interplanetario all'atmosfera comporta una drastica riduzione della velocità e contemporaneamente un innalzamento della temperatura della superfice dello scudo che, dopo 80 secondi raggiungerebbe il suo massimo intorno a 1.300 gradi Celsius: l'isolamento termico del resto della navicella è comunque garantito.
Ancora una decina di secondi e si tocca il punto di massima decelerazione.
In questa fase la disomogeneità dell'atmosfera può alterare la rotta prestabilita quindi, per regolare angolo e direzione si attivano di nuovo i piccoli propulsori presenti sul guscio posteriore(quello sotto, ovvero l'anteriore, è lo scudo termico).
Qualche istante dopo aver raggiunto la massima temperatura la velocità risulta ridotta, rispetto ai 20.000 km/h all'impatto con l'atmosfera, a poco meno di 1.600 km/h ed è possibile attivare il paracadute supersonico.
Questo evento è conseguenza del risultato di una elaborazione(Range-Trigger) che determina la distanza dal suolo e nello specifico dalla zona predefinita come luogo d'atterraggio(nel cratere Jezero).
La vela ha un diametro di 21,5 metri e viene aperta dopo circa 240 secondi dall'ingresso in atmosfera ad una quota di circa 11 km.
Dopo circa 20 secondi dall'apertura del paracadute viene sganciato lo scudo termico(heat shield) esponendo così per la prima volta il rover all'atmosfera marziana: lo scudo, ovviamente, procede nella sua caduta libera sino all'impatto col suolo.
Camera e strumentazioni interessate dalla fase di discesa vengono attivate: il radar determina la quota e il sistema di navigazione, a 4 km dalla supericie, inizia la scansione per individuare un punto sicuro per l'ammartaggio confrontando quel che "vede" con le immagini memorizzate a bordo.
Di fatto ha la capacità per stabilire se una zona è insidiosa o favorevole alla discesa del lander.
Ad una quota di circa 2 km, il paracadute termina la sua funzione.
Ha ridotto la velocità di discesa a 320 km/h ma di più non può perché, rispetto a quella terrestre, l'atmosfera è estremamente rarefatta(1%).
Questo è il momento in cui la parte superiore dello scudo, al quale appunto è agganciato il paracadute, si separa da Perseverance che, in realtà, è ancora corpo unico con lo stadio di discesa(dotato di 8 razzi ai quali si affida per compiere la penultima fase).
A separazione avvenuta i razzi vengono attivati e con una veloce deviazione lo stadio si sposta dalla linea d'aria lungo la quale segue lo scudo rimasto agganciato al paracadute.
La velocità di discesa si riduce drasticamente passando così da 320 km/h a circa 2,5 km/h e ad appena soli 20 metri dal suolo lo stadio di discesa sgancia da sé il rover Perseverance che, appeso a cavi lunghi poco più di 6 metri, sblocca il sistema di mobilità delle ruote per prepararsi al contatto.
Non appena questo avviene i cavi vengono troncati e lo stadio di discesa vola via per andare ad impattare in modo incontrollato ma ad una distanza di sicurezza dal rover.
...
Oggi sappiamo che il 18 Febbraio 2021 tutto ha funzionato, almeno per quanto è stato riferito e sicuramente per il risultato raggiunto.
Il video che documenta parte dei sette minuti, tanto è stato il tempo previsto e impiegato per toccare il suolo dall'ingresso in atmosfera, è, ad ora, qualcosa di unico: il link.
In questa grafica la rappresentazione delle sequenze sopra descritte:
A complemento delle immagini degli altri post aggiungiamo quest'altra dell'ESA.
L'ESA-Roscosmos Trace Gas Orbiter ha individuato il rover Perseverance, il suo paracadute col guscio posteriore(Parachute and Back Shell), lo scudo termico(Heat Shield) e lo stadio di discesa(Descente Stage).
L'acquisizione è avvenuta con la fotocamera CaSSIS il 23 febbraio 2021.
I componenti etichettati vengono visualizzati come pixel scuri o luminosi (il link):
Saluti
Nel frattempo si possono riassumere le sequenze che hanno portato il rover su Marte così da disporre, nel caso dovesse servire, d'un pro-memoria forse comodo e veloce.
Comunque, dal sito della NASA, il link con la descrizione dell'EDL(Entry-Descent-Landing).
Quel ch'era previsto ...
Dieci minuti prima dell'ingresso nell'atmosfera marziana il guscio che racchiude Perseverance si sgancia dallo stadio di crociera: questo, dotato di pannelli solari, radio e serbatoi di carburante, gli ha garantito il viaggio da quando ha lasciato l'orbita terrestre sino a raggiungere Marte.
(Dopo mesi di "tranquilla" navigazione interplanetaria, per concludere il viaggio e adagiarsi integro sul pianeta rosso, al rover Perseverance occorrono ancora, e solo, 7 minuti.
Ricordiamo che i controlli, i rilevamenti, le manovre, l'esecuzione di ogni fase di avvicinamento e la sequenza delle fasi, nelle quali è suddivisa la discesa, sono tutte operazioni compiute in modo autonomo.
Non potrebbe essere altrimenti considerata la distanza Terra/Marte: il segnale radio impiega più di undici minuti prima d'essere rilevato sulla Terra.
Riflettendo su questo si comprende che quando le stazioni di controllo ricevono dalla navicella la conferma dell'ingresso nell'atmosfera di Marte, in realtà, tutto si è già concluso col successo d'un ammartaggio o col fallimento della missione, ma ancora lo si ignora.
E' una condizione sulla quale non si può intervenire, non si può fare nulla e gli stati d'animo alla base di controllo restano sospesi, in attesa).
Lasciato lo stadio di crocera, prima dell'impatto con l'atmosfera, la navicella si orienta così che lo scudo termico puntato verso il pianeta possa svolgere la sua funzione protettiva.
Per questo riposizionamento vengono utilizzati i piccoli propulsori coi quali è attrezzata la parte superiore(detta anche posteriore) del guscio che racchiude il rover Perseverance.
Il passaggio dal vuoto interplanetario all'atmosfera comporta una drastica riduzione della velocità e contemporaneamente un innalzamento della temperatura della superfice dello scudo che, dopo 80 secondi raggiungerebbe il suo massimo intorno a 1.300 gradi Celsius: l'isolamento termico del resto della navicella è comunque garantito.
Ancora una decina di secondi e si tocca il punto di massima decelerazione.
In questa fase la disomogeneità dell'atmosfera può alterare la rotta prestabilita quindi, per regolare angolo e direzione si attivano di nuovo i piccoli propulsori presenti sul guscio posteriore(quello sotto, ovvero l'anteriore, è lo scudo termico).
Qualche istante dopo aver raggiunto la massima temperatura la velocità risulta ridotta, rispetto ai 20.000 km/h all'impatto con l'atmosfera, a poco meno di 1.600 km/h ed è possibile attivare il paracadute supersonico.
Questo evento è conseguenza del risultato di una elaborazione(Range-Trigger) che determina la distanza dal suolo e nello specifico dalla zona predefinita come luogo d'atterraggio(nel cratere Jezero).
La vela ha un diametro di 21,5 metri e viene aperta dopo circa 240 secondi dall'ingresso in atmosfera ad una quota di circa 11 km.
Dopo circa 20 secondi dall'apertura del paracadute viene sganciato lo scudo termico(heat shield) esponendo così per la prima volta il rover all'atmosfera marziana: lo scudo, ovviamente, procede nella sua caduta libera sino all'impatto col suolo.
Camera e strumentazioni interessate dalla fase di discesa vengono attivate: il radar determina la quota e il sistema di navigazione, a 4 km dalla supericie, inizia la scansione per individuare un punto sicuro per l'ammartaggio confrontando quel che "vede" con le immagini memorizzate a bordo.
Di fatto ha la capacità per stabilire se una zona è insidiosa o favorevole alla discesa del lander.
Ad una quota di circa 2 km, il paracadute termina la sua funzione.
Ha ridotto la velocità di discesa a 320 km/h ma di più non può perché, rispetto a quella terrestre, l'atmosfera è estremamente rarefatta(1%).
Questo è il momento in cui la parte superiore dello scudo, al quale appunto è agganciato il paracadute, si separa da Perseverance che, in realtà, è ancora corpo unico con lo stadio di discesa(dotato di 8 razzi ai quali si affida per compiere la penultima fase).
A separazione avvenuta i razzi vengono attivati e con una veloce deviazione lo stadio si sposta dalla linea d'aria lungo la quale segue lo scudo rimasto agganciato al paracadute.
La velocità di discesa si riduce drasticamente passando così da 320 km/h a circa 2,5 km/h e ad appena soli 20 metri dal suolo lo stadio di discesa sgancia da sé il rover Perseverance che, appeso a cavi lunghi poco più di 6 metri, sblocca il sistema di mobilità delle ruote per prepararsi al contatto.
Non appena questo avviene i cavi vengono troncati e lo stadio di discesa vola via per andare ad impattare in modo incontrollato ma ad una distanza di sicurezza dal rover.
...
Oggi sappiamo che il 18 Febbraio 2021 tutto ha funzionato, almeno per quanto è stato riferito e sicuramente per il risultato raggiunto.
Il video che documenta parte dei sette minuti, tanto è stato il tempo previsto e impiegato per toccare il suolo dall'ingresso in atmosfera, è, ad ora, qualcosa di unico: il link.
In questa grafica la rappresentazione delle sequenze sopra descritte:
A complemento delle immagini degli altri post aggiungiamo quest'altra dell'ESA.
L'ESA-Roscosmos Trace Gas Orbiter ha individuato il rover Perseverance, il suo paracadute col guscio posteriore(Parachute and Back Shell), lo scudo termico(Heat Shield) e lo stadio di discesa(Descente Stage).
L'acquisizione è avvenuta con la fotocamera CaSSIS il 23 febbraio 2021.
I componenti etichettati vengono visualizzati come pixel scuri o luminosi (il link):
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W - U.H.F.
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WALTERmwp
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Complimenti WALTERmwp, hai fatto benissimo a metterlo su EY, grazie!!
Alex
https://www.facebook.com/Elettronicaeelettrotecnica
<< vedi di pigliare arditamente in mano, il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
https://www.facebook.com/Elettronicaeelettrotecnica
<< vedi di pigliare arditamente in mano, il dizionario che ti suona in bocca,
se non altro è schietto e paesano.
(Giuseppe Giusti) <<
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Ingenuity ha già trascorso qualche fredda notte marziana da quando ha lasciato la pancia di Perseverance.
Con queste immagini possiamo farci un'idea del contesto
qui, al suolo, si vede la protezione sganciata per liberare Ingenuity (il link)
Il rover si è quindi spostato per dare spazio alla fuoriuscita del drone(il link)
qui, ancora agganciato, con le quattro "zampe" dispiegate pronto al salto di qualche centimetro ...
(il link)
Il soggetto induadrato in questa foto non dice nulla, piuttosto è interessante in quanto immagine ripresa tramite la telecamera a bordo di Ingenuity(il link)
E qui in posizione, dove Perseverance l'ha adagiato prima di allontanarsi, fa il pieno d'energia solare(il link)
Lo scatto, della telecamera posteriore di Perseverance, risale al 4 Aprile 2021(44esimo Sol della missione).
Tutto questo sta avvenendo a qualche "minuto luce" dalla Terra, su un puntino visibile di notte perché illuminato dalla stella.
Gli ordini di grandezza fuori dall'esperienza quotidiana non facilitano la percezione delle distanze e farsi un'idea, pur limitata al sistema solare, non è proprio cosa tanto ovvia.
Però ad esempio può essere d'aiuto questo video, a mio parere molto bello e interessante, proposto a suo tempo su EY, forse per primo, da Sjuanez
Saluti
Con queste immagini possiamo farci un'idea del contesto
qui, al suolo, si vede la protezione sganciata per liberare Ingenuity (il link)
Il rover si è quindi spostato per dare spazio alla fuoriuscita del drone(il link)
qui, ancora agganciato, con le quattro "zampe" dispiegate pronto al salto di qualche centimetro ...
(il link)
Il soggetto induadrato in questa foto non dice nulla, piuttosto è interessante in quanto immagine ripresa tramite la telecamera a bordo di Ingenuity(il link)
E qui in posizione, dove Perseverance l'ha adagiato prima di allontanarsi, fa il pieno d'energia solare(il link)
Lo scatto, della telecamera posteriore di Perseverance, risale al 4 Aprile 2021(44esimo Sol della missione).
Tutto questo sta avvenendo a qualche "minuto luce" dalla Terra, su un puntino visibile di notte perché illuminato dalla stella.
Gli ordini di grandezza fuori dall'esperienza quotidiana non facilitano la percezione delle distanze e farsi un'idea, pur limitata al sistema solare, non è proprio cosa tanto ovvia.
Però ad esempio può essere d'aiuto questo video, a mio parere molto bello e interessante, proposto a suo tempo su EY, forse per primo, da Sjuanez
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W - U.H.F.
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WALTERmwp
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