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Bobina di minima tensione o data logger

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[1] Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentecospa » 16 mar 2010, 17:41

Buongiorno a tutti e complimenti per il forum.
Davvero fatto bene!
Sono uno studente di ingegneria elettrica e come molti mi trovo a dimensionare la cabina MT/BT e le sue protezioni. Sto analizzando la CEI 0-16 fino a quando mi sono imbattuto nella bobina di minima tensione o quella a lancio di corrente associata ad un data-logger come PG.Entrambe naturalemnte richiedono l'UPS. Qualcuno mi sa spiegare la differenza?So che il Data logger registra tutto ed è come una scatola nera ma a livello di pro e di contro (Cosa che mi manca a causa dell'inesperienza...) cosa è meglio?La norma CEI 0 -16 prevede qualcos'altro?

seconda domanda: Fra un interruttore a vuoto come DG ed uno in SF6 quello a vuoto costa di più ma perché?E' migliore?Mio padre è un'operaio elettrico che lavora nel campo e mi ha detto che mentre in caso di emergenza il DG in SF6 lo può avviare manualemnte quello a vuoto no (Cioè in caso di avaria dell'UPS): ma cosa vuol dire?

Grazie a tutti della disponibilità...e spero di aver fatto domande non troppo banali
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[2] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto UtenteMASSIMO-G » 16 mar 2010, 20:02

1- la bobina di minima tensione è intrinsecamente piu sicura, la bobina a lancio di corrente può essere meno affidabile, il data logger registra solo gli eventi per eventuali contestazioni. Dal punto di vista della continuità del servizio è meglio la bobina di minima, se invece non si vuole corerre il rischio di sganci intempestivi, allora meglio lancio di corrente con data logger. Io se fossi un progettista opterei (quasi) sempre per la lancio di corrente + data logger

2- vuoto e SF1 ormai sono equivalenti come prezzo. Il fatto che puoi avviare o meno l'interruttore dipende dal suo comando, non se è in vuoto o in gas. Parli di avaria all'UPS, quindi immagino che ti riferisca alla bobina di minima. Se non c'è tensione ausiliaria, con la bobina di minima non puoi riarmare l'interruttore dotato di tale dispositivo di sgancio, a meno che l'interruttore non monti un accessorio chiamato esclusore meccanico della bobina di minima tensione. Come dice la parola stessa, detto accessorio esclude l'azione della minima, però non si monta sui DG
Senza esclusore l'interruttore con minima si può riarmare tenendo chiusa manualmente la bobina di minima togliendo il cofano dell'interruttore
La distinzione che ha fatto tuo padre mi fa venire in mente che questa operazione è molto semplice con una fascetta sull'interruttore in gas SF1 Schneider, mentre è piu difficile sul VD4 in vuoto ABB in quanto il perno che scorre nella bobina è abbastanza duro ed è difficile fissare una fascetta che lo tenga rialzato simulando l'eccitazione della bobina. Magari si riferiva a questo oppure è solo una coicidenza
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[3] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentefoxone1978 » 17 mar 2010, 11:14

1 - Quoto abbondantemente quello che dice Max sull'affidabilità o meno della YU o del datalogger+YO
2 - Hahaha... ho fatto una Amarcord dei 5 anni passati. :mrgreen: ..degli "artefizi" usati per far richiudere gli SF6 con bobina di minima senza UPS.. (lasciamo perdere..va..roba da far rizzare i capelli..altro che le fascette!!!)...
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[4] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentecospa » 17 mar 2010, 11:27

Ciao Massimo, ti ringrazio per la tua risposta.
Nell'interruttore VD4 del'ABB ad esempio, lo sganciatore di apertura può essere azionato sia con bobina di minima tensione che a lancio di corrente. Sinceramente mi piacerebbe capire meglio com'è fatto costruttivamente.

Ora sono passato alla parte in cui dovrei cercare di capire come si tarano le protezioni che vanno ad agire sul DG.
La norma CEI 0-16, correggimi se sbaglio, impone la taratura delle soglie:
- I> (opzionale e solo se comunicata dal distributore)
- I>> solitamente 250 A con t di 500 ms (Bisogna comunque chiedere al distributore) che se non sbaglio è la vecchia 51S1
- I>>> solitamente 600 A con t di 120 ms (Bisogna comunque chiedere al distributore) che se non sbaglio è la vecchia 51S2
- Io> che varia a seconda dello stato del neutro e della presenza o meno della 67N (protezione da installare o meno a seconda che il cliente abbia una rete in MT che dia un contributo >80% della corrente di guasto monofase a terra se non sbaglio) ed il cui valore è sempre di circa 2 A mentre lo stato del neutro comporta la scelta del tempo (170 o 450 ms) ma comunque sempre meglio chiedere al distributore cosa fare

Ora il mio dubbio è su come tararle.
Supponiamo di avere un trasfromatore da 630 kVA e di alimentare carichi per 300 kW.
Supponiamo di avere due di questi trasfromatori, uno di riserva all'altro pertanto all'uscita del DG vi sono altri due IMS protetti da fusibili che hanno la funzione di proteggere il trasformatore e la linea MT.
In tal caso è più conveniente tarare le protezione della PG al massimo dei valori minimi consigliati da Enel per evitare problemi di selettività e tenere al massimo la continuità del servizio?

Oppure conviene comunque far finta che l'IMS con fusibili non vi sia e tarare le protezioni in questo modo:

- I>> se la potenza assorbita è di 300 kW con un cosfi di 0.6 avrò una corrente di 15 A pertanto imposto supponendo di avere ta 100/1 la soglia a 20 A( così sono a posto anche in caso in cui il trasformatore sia a piena potenza 630 kVA, 18.2A al primario). poiché 20 è minore del 70% della corrente di inserzione devo verificare quanto imposto dalla cei 11-35 ovvero devo dare un ritardo all'avvio del relè pari almeno al coefficiente che risulta fuori dal grafico della suddetta norma inserendo sulle ascisse il rapporto 20/(11*18.2)=0,099 da cui si ricava il rapporto pari a 2 da cui si deduce che il tempo di ritardo deve essere pari almeno a 2*0.3=600 ms pertanto sono costretto ad alzare la taratura della corrente e lasciare all'interruttore BT la protezione dal sovraccarico oppure eventualmente, non so se è possibile, fare in modo che, non so se esiste, far agire il bucholz e i seinsori di temperatura o volume di olio direttamente sulla bobina di sgancio dell'IMS da cui parte ogni trasformatore (Esistono IMS con fusibile che hanno un circuito di sgancio azionato da bobina di minima tensione per esempio?)
Tornando a noi devo tarare la soglia di I>> ad almeno:
- 30 A non va bene perché 30/(11*18.2)=0.149 a cui corrisponde un valore di 1,5*0.3=450 ms + 70 ms lo sgancio ed estinzione sono al limite o per lo meno oltra la soglia del 51s1 giusto?
- Tagliando la testa al toro imponendo una corrente di 60 A e considerando una corrente di spunto del trafo di 15 volte la nominale con un ritardo intenzionale di 400 ms sono nella norma, giusto? Mi converrebbe tenere la soglia così bassa o aumentarla almeno di poco al di sotto della corrente di corto circuito minima al secondario riportata al primario che per il mio trasformatore dovrebbe essere di circa 142 A?Quindi lasciare i tempi a 400 ms in maniera tale da lasciare la selettività con l'interruttore BT ma farlo intervenire come backup o in caso di corto alle sbarre del trafo prima dell'interruttore?
Ma i relè buckolz dove andrebbero collegati sempre nel circuito di sgancio dell'interruttore MT?O nel BT?E i toroidi presenti sul collegamento a terra del centro stella dei trasformatori?La norma CEI 0 -16 cosa dice?Dove dovrei far agire i contatti?

- I>>> che un tempo si chiamava 51s2 o anche 50, basta imporla maggiore al 70% della corrente di inserzione e maggiore alla corrente di cortocircuito trifase al secondario, giusto?
Pertanto considerando una corrente di inserzione di 15 volte la nominale: 15*18.2= 273 A
Considerando la Icc trifase al secondario di 22,7 kA che riportata al primario è di 454 A
Impongo la taratura a 500 A con scatto istantaneo 50 ms + 70 ms


E' tutto giusto? Mi conviene stare più alto della corrente di corto circuito trifase come dice la guida del TNE che anzi mi dice di considerare anche un coefficiente maggiorativo per tener conto dell'asimmetria? Poi tra l'altro i fusibili cell'IMS interverrebbero giusto?Visto che li dovrei dimensionare per una corrente vicina alla corrente nominale del trasformatore, giusto?Quindi circa 20 A (>1.11*18.2)?Giusto?

Grazie mille ma ho tanta voglia di imparare e migliorare
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[5] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentecospa » 17 mar 2010, 12:26

foxone1978 ha scritto:1 - Quoto abbondantemente quello che dice Max sull'affidabilità o meno della YU o del datalogger+YO
2 - Hahaha... ho fatto una Amarcord dei 5 anni passati. :mrgreen: ..degli "artefizi" usati per far richiudere gli SF6 con bobina di minima senza UPS.. (lasciamo perdere..va..roba da far rizzare i capelli..altro che le fascette!!!)...


Ciao Foxone grazie anche per il tuo contributo.Scusate ragazzi ma la norma CEI 0 -16 in caso di bobina a lancio di corrente + data logger non richiede necessariamente un allarme per questo tipo di protezione in caso venga meno l'alimentazione ausiliaria?
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[6] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto UtenteMASSIMO-G » 17 mar 2010, 16:11

Purtroppo sono al lavoro e non è facile rispondere, in passato ho già risposto a domande del genere poi le cerco. Se i trasformatore sono uno di riserva all’altro si potrebbe anche evitare la protezione della cella con sezionatore sottocarico con fusibili e mettere due celle con sezionatore sottocarico senza fusibili. La protezione del trafo verrebbe demandata all’interruttore generale DG. Si potrebbe comunque dotare i due sezionatori di bobina di apertura per realizzare un semplice automatismo che permetta un parallelo momentaneo dei due trafo per consentire di passare da un trafo all’altro. Passato un tempo ragionevole per le manovre uno dei due trafo verrebbe disinserito attraverso la bobina di apertura.
La taratura del DG dovrebbe essere basata sul trafo , i criteri da utilizzare sono quelli piu o meno che hai esposto che sono propri della guida CEI 11-35. Il sovraccarico lo puoi proteggere con l’interruttore di bassa , la media ti interviene per un corto sulla bassa tensione a monte dell’interruttore generale bt.

C’è una risposta di admin sulla protezione differenziale sul centro stella (51G) devi usare la funzione cerca
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[7] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentecospa » 17 mar 2010, 18:27

Ragazzi potete gentilmente spiegarmi meglio i benefici e le cose negative inerenti la bobina a lancio di corrente con data logger e quella di minima tensione?
Grazie.
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[8] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentefoxone1978 » 17 mar 2010, 18:34

Appena finisco in ufficio e mi "relaxo" un po' a casa raccolgo i miei neuroni che ho sparso per il pavimento oggi (giornata infernale) e poi risponderò... :evil: scusa ma oggi nn è aria...
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[9] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto UtenteMASSIMO-G » 17 mar 2010, 18:56

La bobina di minima ha come lati positivi il fatto che è il sistema a “sicurezza positiva “ per definizione, infatti se si guasta apre l’interruttore, se manca tensione ausiliaria apre l’interruttore ect. Unica possibilità di fallito intervento sarebbe un contatto di un attuatore NC che si incolla ma è un evento improbabile. Effetti negativi è la possibilità di sganci in caso di mancanza tensione agli ausiliari o inconvenienti simili

La bobina a lancio di corrente non dà gli effetti negativi della bobina di minima tensione (se non c’è tensione ausiliaria l’interruttore non sgancia) ovviamente non è intrinsecamente sicura come la bobina di minima tensione e quindi in caso di anomalie alla bobina o in caso di mancanza tensione l’interruttore Mt non apre Comunque con una manutenzione “normale “ è uno svantaggio facilmente superabile ,tra l’altro il data logger controlla l’integrità del circuito della bobina di apertura
Quindi con poca attenzione sono problemi superabili
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[10] Re: Bobina di minima tensione o data logger

Messaggioda Foto Utentecospa » 17 mar 2010, 19:52

Quindi in poche parole non ha difetti quella a lancio di corrente con data logger.
Ma nel caso in cui non vi si accorga dell'avaria dell'alimentazione ausiliaria...che succede?L'enel fa sanzioni amare vero?
Ma il data logger fa anche quindi un'analisi della protezione?Mio padre dice che le "cose elettroniche" danno sempre problemi...ha ragione?
Inoltre non si può mettere una sirena di quelle da allarme che allerti quando c'è un problema alla tensione aux o un pulsante luminoso che si accenda in caso di anomalia?La CEI 0-16 non prevede nulla per allertare in caso di problemi?
Grazie di tutto
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