Ciao a tutti.
A casa dei miei è stato da qualche mese installato un impianto fotovoltaico con potenza 6 kW e dopo i mesi di Febbraio e Marzo, vede il sole in modo significativo per la prima volta.
L'inverter è un Solaredge Wave monofase (senza display) corredato da ottimizzatori sul tetto.
La parte di connessione alla rete è stata lunga circa tre mesi, perché il distributore ha dovuto adeguare la sua rete per accogliere la produzione, ma nonostante questo nelle ore centrali della giornata la tensione in casa raggiunge i 253 V, portando poi al distacco l'SPI integrato.
L'inverter si trova a circa 1 metro dal contatore e i cavi sono da 6 mmq.
Secondo voi, cosa si può fare per risolvere o mitigare il problema?
Vedo che gli inverter accettano un contributo alla regolazione sulla potenza attiva in base alla tensione, che se opportunamente configurato dall'installatore potrebbe fare al caso mio.
Poi occorrerebbe capire come viene al momento gestita la potenza sul piano reattivo....
https://knowledge-center.solaredge.com/ ... ration.pdf
Avete altre idee da proporre?
Il distributore non penso possa fare granché in tempi brevi.
Sgancio impianto fotovoltaico per tensione alta
Moderatori: sebago, mario_maggi
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eh cerca di consumare quanto necessario nelle ore di massima produzione per non far intervenire la protezione. il distributore non cambierà mai sezione dei cavi, al massimo potrebbe provare a girarti la fase su una meno carica, ma andrà sempre peggio ora che verranno le belle giornate
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JAndrea ha scritto:L'inverter si trova a circa 1 metro dal contatore e i cavi sono da 6 mmq.
DAl M1 ? o dal M2 (se installato) ?
Si potrebbe richiedere una verifica di tensione, ma mi fa strano perché dici che hanno già preso tempo per adeguare la rete
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È installato solo il contatore di scambio (M1).
Mi è stato riferito che il contatore di produzione (M2) non è più presente.
Ho effettivamente visto eseguire gli interventi, hanno sostituito alcune tratte di precordato BT lungo la via.
Questa ad esempio è la situazione di oggi
Mi è stato riferito che il contatore di produzione (M2) non è più presente.
Ho effettivamente visto eseguire gli interventi, hanno sostituito alcune tratte di precordato BT lungo la via.
Questa ad esempio è la situazione di oggi
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Non sono assolutamente esperto nell' ambito
Mi viene in mente che dovresti dotarti di una batteria che si colleghi nel momento del bisogno fungendo da carico
Un' alternativa meno costosa ma non molto intelligente potrebbe essere quella di fare in modo di accendere automaticamente, al momento del bisogno una di quelle.stufette adatte a riscaldare posti polverosi come garages e magazzini (hanno una resistenza corazzata che non rischia di intasarsi con la polvere) in questo modo, cioè disperdendo calore nell' ambiente, ovviamente esterno, avresti un carico che dovrebbe/potrebbe contribuire a mantenere il livello della tensione entro la soglia prefissata (240V ?)
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Mi viene in mente che dovresti dotarti di una batteria che si colleghi nel momento del bisogno fungendo da carico
Un' alternativa meno costosa ma non molto intelligente potrebbe essere quella di fare in modo di accendere automaticamente, al momento del bisogno una di quelle.stufette adatte a riscaldare posti polverosi come garages e magazzini (hanno una resistenza corazzata che non rischia di intasarsi con la polvere) in questo modo, cioè disperdendo calore nell' ambiente, ovviamente esterno, avresti un carico che dovrebbe/potrebbe contribuire a mantenere il livello della tensione entro la soglia prefissata (240V ?)
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Kagliostro
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JAndrea ha scritto:È installato solo il contatore di scambio (M1).
Mi è stato riferito che il contatore di produzione (M2) non è più presente.
Si è cosi Delibera 361/2023/R/eel, ma pensavo fossero passati solo qualche mese invece è attiva da agosto 2023
A guardare la curva sembra proprio intervento per massima tensione in momento di massima produzione, riesci a capire se interviene di 59.S1 o 59.S2 ?
Però cosi a sensazione ho paura che va richiesta la verifica e sono da rischiare 150€ e il distributore dovrà fare altri lavori
Aspetta qualche parere più autorevole
Kagliostro, soluzione orribile
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L' ho detto, una soluzione poco intelligente
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Kagliostro
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JAndrea ha scritto:Secondo voi, cosa si può fare per risolvere o mitigare il problema?
Situazione tipica che ho riscontrato anch'io. Tipica di linea di distribuzione BT lunga (dalla cabina MT/BT del DSO) e mal dimensionata, in zone extraurbane o periferiche con numerosi utenti alimentati in TT tra fase e neutro.
Per garantire la tensione sul POD degli utenti più svantaggiati entro i limiti contrattuali (+/- 10%) il DSO alza la tensione nella sua cabina di distribuzione (step di regolazione sul primario MT del TRF di cabina).
Questo è un sistema di ripiego di basso profilo, buono forse se tutti gli utenti serviti sono passivi, ma quando diventano attivi perché installano impianti FV grid-connected.......cominciano i guai.
Esatamente quello che stai sperimentando e descritto nel post.
L'inverter, sul lato AC, produce tutta la potenza che può in base all'irraggiamento solare che ricevono i pannelli FV e il surplus non autoconsumato lo riversa in rete (connessione in rete), ma per fare questo deve imporre una tensione sul POD utente superiore alla tensione di linea attuale. Se la tensione di linea è già alta per le ragioni sopra dette, intervengono le protezioni 59 del SPI interno all'inverter e questo si verifica disgraziatamente nelle ore di maggiore produzione (centrali del giorno).
ThEnGi ha scritto:Però cosi a sensazione ho paura che va richiesta la verifica e sono da rischiare 150€ e il distributore dovrà fare altri lavori. Aspetta qualche parere più autorevole
La situazione la può risolvere evidentemente solo il DSO (che è già intervenuto sostituendo tratti di linea della distrubuzione, mi sembra di aver capito), ma questo tuttavia non è stato risolutivo.
Se chiedi la verifica della tensione di linea sul tuo POD di sicuro paghi il servizio, ti diranno che va tutto bene così e ti tieni il problema. Non ti forniranno neanche il report della prova, che ricordo deve essere condotta secondo la norma CEI EN 50160. Già sperimentato personalmente anche questo......
JAndrea se ti può essere di conforto ti assicuro che sei in buona compagnia......
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Per le impostazione occorre chiamare direttamente il servizio tecnico di solaredge.
Nel caso in cui abbia già avuto modo di contattarli che soluzioni le hanno proposto?
Sarebbe opportuno stilare il profilo di consumo in base all'orario e di conseguenza modificare le abitudini e di utilizzare maggiormente l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico ed eventualmente ipotizzare l'installazione di un sistema di accumulo.
Nel caso in cui abbia già avuto modo di contattarli che soluzioni le hanno proposto?
Sarebbe opportuno stilare il profilo di consumo in base all'orario e di conseguenza modificare le abitudini e di utilizzare maggiormente l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico ed eventualmente ipotizzare l'installazione di un sistema di accumulo.
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arabofenice
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guardare la curva sembra proprio intervento per massima tensione in momento di massima produzione, riesci a capire se interviene di 59.S1 o 59.S2 ?
Multimetro alla mano, la soglia che viene superata è solamente la più lenta 59s2 (253V).
Ho parlato con l'installatore, autorizzato Solaredge, che mi ha prospettato due soluzioni, non per forza in contrasto tra loro.
Prima di tutto provare ad effettuare alcune misure anche autonomamente per capire dove sta il problema, come ad esempio nelle ore incriminate provare a staccare un attimo l'abitazione e vedere che valore ha la tensione al POD.
Se ne vale la pena, coinvolgere il distributore per la verifica di tensione, ma a suo dire è una lotta contro i mulini a vento.
Nel mentre provare ad abilitare a bordo Dell inverter la funzione P(U) e spostare per quanto possibile i carichi tipici nelle ore centrali.
Questo il riassunto delle idee proposto i, a mio dire abbastanza corrette.
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