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Trattiamo bene le unita' di misura

Indice

Premessa

Spesso non si pone attenzione alla corretta scrittura delle unità di misura.

E' certamente più importante la padronanza dei concetti rispetto ad una loro corretta ortografia, ma è innegabile che riscontrare in un documento tecnico errori formali, contribuisce ad opacizzarlo diminuendo la fiducia nella sua validità.

Agli errori grammaticali a volte si accompagnano però errori concettuali.

Tipico è lo scambio delle unità di misura di potenza ed energia. Pazienza, (ma neanche tanta), sentire giornalisti televisivi sparlare di una centrale di tot megawattora di potenza; tale superficialità non è però ammissibile in una relazione tecnica che, tanto per fare un esempio, presenta il progetto di una centrale a biomassa ad un'amministrazione comunale, scrivendo, tra le caratteristiche tecniche, che l'energia elettrica resa dall'impianto è di 5 MW. A meno che lo scopo non sia quello di poter dire di essere stati fraintesi (e non solo e non proprio sulle unità di misura nel caso di una centrale a biomassa).

Ho approfittato perciò di una domanda arrivatami, per ampliare una risposta gia' data, in un articolo da proporre all'attenzione dei fruitori di EPEY (ElectroPortal ElectroYou). ( Ed anche delle note che RenzoDF inserisce a questo proposito nel Forum, dopo risposte elettrotecniche esemplari)

Sia chiaro

nessuna intenzione di additare a pubblica gogna chi, spedendo un messaggio nel forum, dovesse sbagliare l'ortografia. Sappiamo bene che è impossibile, per tutti, non commettere errori. Specie in un forum poi. Spesso sono solo errori di battitura, ma se anche non lo fossero, non c'è nulla di grave. Vuol dire che la volta successiva si cercherà di evitarli.

Né si vuole scoraggiare chi non è un tecnico a porre domande per il timore di sbagliare.

Dirò di più: io, com'è logico, dedicherò molta attenzione nell'indicare terminologia, grammatica e sintassi corretta, appoggiandomi ai documenti citati nella bibliografia. Ma non posso escludere di sbagliare a mia volta. Potrei, è vero, incolpare il demone Titivillus che induceva all'errore gli scribi medievali, ma ci sono ragioni che vanno oltre la distrazione. I miei documenti di riferimento infatti non sono gli originali, cioè le norme CEI (Le finanze di EPEY purtroppo non sono (ancora..) quelle di Ebay), ma gli articoli di una rivista, sicuramente autorevoli ed affidabili, però un po' datati.

Ecco allora

un invito

a chi dunque trovasse in questo documento (ed in altri anche...) errori che esso pretende di insegnare ad evitare, od avesse anche osservazioni e informazioni più fresche da aggiungere, ricavate dalla fonte originale, è pregato di renderle note utilizzando i commenti in fondo pagina, od inviando un MP. La funzione del documento, di questo e di tutti quelli che costituiscono Electroportal, è anche innescare un circolo virtuoso di comunicazione.

La domanda

cui ho accennato nella premessa riguardava la potenza reattiva.

Diceva:

”A volte si trova scritto tutto maiuscolo KVAR, altre volte minuscolo kvar e poi ci sono le soluzioni miste, quale ad esempio KVAr. Qual è la scrittura corretta?”.

La risposta è stata:

la scrittura corretta è kvar, tutto minuscolo.

k è il prefisso che sta per il fattore moltiplicativo 103 (kilo) e var è l'unità di misura nel sistema internazionale della potenza reattiva. Il k maiuscolo, tra l'altro, è uno degli errori più frequenti. E così, nell'indicare la potenza attiva, i KW abbondano, anzi ancor di più i Kw, con un completo rovesciamento (kW è la scrittura corretta). E' un errore così radicato che non si vede solo su siti internet come questo, ma persino sulla Gazzetta Ufficiale.

Frequente è pure l'uso di v minuscolo per indicare l'unità di misura della tensione, che deve essere V maiuscolo; ovviamente poi è scritto Kv invece di kV per le migliaia di volt. C'è anche chi usa la a minuscola per l'ampere che pure deve essere maiuscola, ma è meno frequente e forse si è solo dimenticato di premere lo Shift.

Ci sono poi i mc egli mq per metri cubi e metri quadri invece di m3 ed m2, ma questo, per il vero, è più comprensibile, specie in un forum per la difficoltà a trovare il modo di rappresentare gli apici.

Ma vediamo in breve le

principali regole da rispettare

  1. Il nome per esteso dell’unità si scrive sempre in minuscolo, anche se si tratta del nome proprio di un fisico. Usando la maiuscola si indica invece la persona fisica. Quindi
    • watt e non Watt;
    • ampere e non Ampere;
    • volt e non Volt;
    • ohm e non Ohm;
    • ecc.
  2. Il simbolo invece si scrive maiuscolo. Quindi
    • W e non w;
    • A e non a;
    • V e non v;
    • ecc.
  3. Il simbolo deve seguire il numero, distanziato di uno spazio. Quindi
    • 100 kW e non kW 100 o 100kW.
    • 5 A e non 5A o A 5.
    • 150 Ω e non 150Ω o Ω 150.
    • ecc.
    • Nota del 1/9/2013: lo spazio dovrebbe essere "insecabile". Vedere questo topic in proposito
  4. Non si deve pensare che il simbolo sia un modo abbreviato di scrittura del nome e scrivere il punto dopo il simbolo (a meno che questo sia alla fine di una frase). Quindi
    • 230 V è la tensione nominale e non 230 V. è la tensione nominale.
    • 150 m è la lunghezza della linea e non 150 m. è la lunghezza della linea.
    • ecc.
  5. I prefissi, che indicano multipli e sottomultipli, vanno indicati con la lettera corretta. Ecco i più frequenti
    • \text{n}: \text{nano} \rightarrow 10^{-9}
    • \mu: \text{micro} \rightarrow 10^{-6}
    • \text{m}: \text{milli} \rightarrow 10^{-3}
    • \text{k}: \text{kilo} \rightarrow 10^3
    • \text{M}: \text{mega} \rightarrow 10^6 : c’è una bella differenza tra 1 mW (milliwatt, millesimo di watt ) ed 1 MW (megawatt: un milione di watt), anche se, ovviamente il contesto fa sicuramente capire quale si aveva intenzione di scrivere.
    • \text{G}: \text{giga} \rightarrow 10^9
  6. Se non si usano le cifre per indicare il numero, l’unità di misura va indicata con il nome e non con il simbolo.Quindi
    • dieci volt e non dieci V
    • due ohm e non due Ω
    • ecc.
  7. Non si deve infine fare il plurale del nome dell’unità come spesso si vede. Quindi senza la esse finale
    • quattrocento volt non quattrocento volts
    • trecentotrenta ohm non trecentotrenta ohms
  8. Le abbreviazioni del nome (o gli allungamenti del simbolo, dipende da come li si vuol vedere) non sono ammessi. Es:
    • No ad Amp per ampere (od A)
    • No a far per farad (o F)
    • ecc.

Ecco ad ogni modo, per le più comuni unità di misura relative agli argomenti trattati nel sito, una

Tabella

Nome della grandezzaNome dell'unità di misuraSimbolo dell'unità di misura
accelerazione lineare metro al secondo quadrato \frac {{\rm{m}}} {{\rm{s^2}}}
ammettenza

conduttanza

siemens S
angolo piano radiante rad
area metro quadro m2
calore specifico joule al kilogrammo kelvin \frac {\rm{J}} {{\rm{kg}} \, {\rm{K}}}
capacità elettrica farad F
capacità termica joule al kelvin \frac {{\rm{J}}} {{\rm{K}}}
carica elettrica coulomb C
conduttività siemens al metro \frac {{\rm{S}}}{{\rm{m}}}
conduttività termica watt al metro kelvin \frac {{\rm{W}}} {{\rm{m}} \, {\rm{K}}}
corrente elettrica

forza magnetomotrice

ampere A
differenza di potenziale

tensione elettrica

forza elettromotrice

volt V
energia attiva joule

wattora

kilowattora

J

Wh

kWh

energia reattiva varora

kilovarora

varh

kvarh

flusso luminoso lumen lm
flusso magnetico weber Wb
forza newton N
Campo magnetico ampere al metro \frac {{\rm{A}}} {{\rm{m}}}
frequenza hertz Hz
illuminamento lux lx
impedenza

resistenza

reattanza

ohm Ω
induttanza henry H
induzione magnetica tesla T
intensità luminosa candela cd
lunghezza metro m
massa kilogrammo kg
momento di inerzia kilogrammo metro quadrato {\rm{kg}} \, {\rm{m}}^2
momento di una forza newton metro {\rm{N}} \,{\rm{m}}
potenza

potenza attiva

watt W
potenza reattiva var var
potenza apparente voltampere VA
pressione pascal Pa
pulsazione radiante al secondo \frac {{\rm{rad}}} {{\rm{s}}}
resistività ohm metro \Omega \, {\rm{m}}
riluttanza henry a meno 1 H − 1
tempo secondo s
temperatura assoluta kelvin K
temperatura grado Celsius ^\circ {\rm{C}}
velocità angolare radiante al secondo \frac {{\rm{rad}}} {{\rm{s}}}
velocità lineare metri al secondo \frac {{\rm{m}}} {{\rm{s}}}
volume metro cubo m3


Oltre ad usare la corretta simbologia, e le regole sintattiche è bene anche ricordare la necessità di

usare le unità di misura del sistema internazionale (SI)

evitando le unità pratiche, che rendono sempre difficoltoso il confronto tra grandezze dello stesso tipo espresse in unità di misura diverse; che sono fonte possibile di errori per la necessaria conversione, e di equivoci dalle conseguenze spiacevoli.

In proposito c'è da dire che non solo è bene evitarle, ma a partire dall' 8 febbraio 2010 nella comunità europea chi le userà sarà passibile di una multa (non qui su Electroportal però...).

Tra le unità di misura bandite ci sono

  • il quintale
  • l'atmosfera
  • il cavallo vapore
  • il miglio,
  • la caloria
  • il BTU
  • grado centigrado


Peso e massa

Nel linguaggio parlato dire che un oggetto ha il peso di dieci chilogrammi si può anche ammettere. Ma scriverlo in una relazione, è errato. Il peso è una forza mentre il chilogrammo, nel sistema internazionale (SI), è una massa. La forza-peso esisteva nel sistema pratico, ma dal 1982 anche in Italia, con il DPR 802 è adottato il sistema internazionale SI. Quindi la forza si deve misurare in newton. Certo, sarà difficile adeguarsi e dire che l'oggetto ha il peso di 98,1 N, ma la faccenda può essere risolta semplicemente scrivendo che l'oggetto ha una massa di dieci chilogrammi.

Appendice O.T. (ma non troppo...)

La precisione formale può apparire di secondaria importanza in un contesto in cui conta il contenuto. Però una scrittura corretta (e chiara ovviamente) fa piacere trovarla. Non sembra tanto grave scrivere Kw invece di kW, però magari ci si scandalizza se si trova scritto ce invece di c'è, a invece di ha, non centra invece di non c'entra , c'è ne invece di ce n'è ecc. Anche vedere storpiare i nomi non fa un bell'effetto: kircof invece di Kirchhoff o La Place invece di Laplace.

Chissà che penseranno di tali osservazioni gli adepti (milioni ormai) del linguaggio smsiano, che non stravolge solo la grammatica e la sintassi delle unità di misura, ma trasforma, non solo negli sms, ma anche in comunicazioni più articolate eseguite con strumenti di scrittura certo non avari di possibilità, ogni perché in un xke, ogni non in un figlio di nessuno, ogni comunque in un cmq e via dscrnd. Devo però (xo) constatare che si finisce per farci l'abitudine. Non so se sia positivo o meno: sicuramente combatterli è una battaglia persa. Il linguaggio cambia, ed è l'uso che alla fine impone le regole e non viceversa; ma sono cambiamenti che di solito avvengono in tempi lunghi e, nell'immediato, le regole che ci sono dovrebbero essere rispettate, rivolgendosi ai contemporanei. Ma la velocità dei cambiamenti sta accelerando in ogni campo, anche se a volte soprattutto dove non ce ne sarebbe la necessità.

Il bambino impara a parlare senza studiare grammatica e sintassi. Poi, il dover scrivere gli complica la vita, e le maestre lo costringono a studiarle. Uno studio che è sempre apparso arido e noioso. Però c'è anche chi è riuscito a renderlo accattivante, come Cesare Marchi in Impariamo l'italiano. Ho aggiunto l'appendice proprio per citare questo libro di venticinque anni fa (a proposito, anche gli anni ed i mesi, nel 2010, saranno unità di misura illegali del tempo!).

E' un libro istruttivo e piacevole, che si legge facilmente, in qualsiasi momento, aprendolo a caso.

Inizia così:

Per dipingere è indispensabile conoscere i colori; per suonare, le note; per scrivere, le parole. Tavolozza dei nostri pensieri, tastiera delle nostre idee è il dizionario.

Poi sfogliando qua e là

.....

Tra i due [NdA: l'altro è Tommaso Marinetti, fondatore del futurismo], meglio attenersi al Leopardi, come non fece quel negoziante, più confusionario che futurista, che espose il cartello:

"Qui si vendono impermeabili per bambini di gomma".

Per evitare dubbi sulla consistenza muscolare dei bambini, bastava inserire una virgola:

"Qui si vendono impermeabili per bambini, di gomma"

...

[..]si scrive qual era oppure qual'era? Si scrive qual era, perché qual è un troncamento. Difatti davanti a consonante noi diciamo:

Qual buon vento ti porta?

...

La distinzione classica tra il congiuntivo, arduo sentiero per esprimere il dubbio, la possibilità, l'irrealtà, l'esortazione, cioè la sfera delle opinioni soggettive, delle azioni non certe, e l'indicativo, strada maestra della realtà oggettiva, delle azioni certe, va scomparendo.

...

Un effetto paramusicale ottiene la pubblicità quando usa l'allitterazione, che è la riproduzione di una o più lettere, in posizione solitamente iniziale. Quando non è voluta, l'allitterazione è sciatta e cacofonica:

fra fratelli, tra traditori, conflitto con confinanti

Ma in mano ai pubblicitari produce sapienti suggestioni sonore:

Br...Brancamenta, Ah...Aperol, Cin cin Cinzano

In conclusione

Trattiamo bene le unità di misura ed anche la nostra lingua italiana.

Aggiornamenti ed estensioni

RenzoDF segnala

  1. per approfondire l'argomento, due documenti che sono stati aggiunti a Bibliografia e riferimenti che riguardano le regole per una corretta scrittura di documenti tecnici e scientifici, preparati dal SIT e dal Politecnico di Torino.
  2. un altro errore frequente che riguarda il simbolo dell'unità fondamentale del tempo, il secondo (s). Quindi: No a sec per s
  3. la cattiva abitudine di scrivere le unità di misura fra parentesi quadre ...v = 3[m / s] invece di v = 3m / s, mentre dovrebbero essere usate solo per le equazioni dimensionali tipo [v] = [L] / [T] = [L1T − 1] o comunque per intendere l'unità di misura [v]=m/s estendibile [v]=[s]/[t]=m/s
  4. Come unità di forza magnetomotrice si deve usare l'ampere ed abbandonare le amperspire. Quindi: No a Asp per A


var o non var?

La discrepanza rilevabile dal documento "Saper Comunicare" del Politecnico, che usa il VA (volt ampere) per indicare l'unità di misura della potenza reattiva, come sottolineato dal Professor Claudio Beccari (in risposta ad una richiesta di chiarimento), è dovuta al fatto che il "var", pur essendo adottato dall'IEC (CEI) e quindi utilizzabile in ambito settoriale, non è stato ancora ufficializzato dalle norme ISO (cfr. 31-11).

Il problema dell'armonizzazione fra ISO 31 e IEC 60027, è in corso
http://www.isotc211.org/Internal/ISO_Gu ... set-up.pdf

Aggiornamento 2017

Il documento precedente è non più presente; sembra che l'armonizzazione sia stata completata

SMB/4994/R

Bibliografia e riferimenti in internet

'Grammatica tecnica

TuttoNormel n. 9 1988

'Un anno dopo

TuttoNormel n.9, 1989

Regole di scrittura per i Laboratori di taratura e per i Produttori di materiali di riferimento

SIT

Servizio Taratura Italia

'Saper Comunicare

Politecnico di Torino

'Guide for the Use of the International System of Units (SI)

NIST

'The International System of Units (SI)

Bureau International des Poids et Misures

http://www.isotc211.org/Internal/ISO_Guide_-_Symbols_and_Equations_set-up.pdf

Una guida ISO per i settaggi nella scrittura dei simboli

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Commenti e note

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di ,

Interessante. Grazie Admin!

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di ,

Già, Titivillus ha colpito ancora, ma claudiocedrone lo ha scoperto!

Il copista ringrazia ;-)

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di ,

:) Stavo rileggendo per diletto questo articolo è mi è balzato agli occhi che nella tabella riassuntiva delle unità di misura il simbolo dell'ampere è "scappato" in corsivo anziché in carattere dritto...

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di ,

Grazie! Ho fatto una stampa della tabella.....sempre utile.... :)

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di ,

Grazie Admin. :-)

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di ,

@Attilio: i volt sono volt e basta, non bisogna aggiungere nessun specificatore di tipo. Scrivere 220 VAC o 12 VDC è sbagliato. Il tipo lo si può eventualmente specificare o come pedice della grandezza (p.es. V_dc = 12 V) o nel testo (p.es. una tensione alternata con valore efficace di 220 V).

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di ,

Quello che vorrei sapere invece, è quale sia il modo corretto quando a corrente e tensione vogliamo abbinarne il tipo (continua/alternata); Si vede di tutto, alcuni esempi (tensione): VAC, Vac, Vca, V c.a., V AC,V CA,V ac, V ca, VDC, VCC, Vdc, Vcc, V cc, V c.c., V DC, V dc e per le correnti semplicemente CA, AC, Ac, DC, Dc, Cc, CC??? Insomma, fra spazi, minuscole, maiuscole, punti d'abbreviazione, inversione (inglesizzazione), quale sarebbe il modo corretto di scrivere?

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di ,

Cit. ... a proposito, anche gli anni ed i mesi, nel 2010, saranno unità di misura illegali del tempo! ... Questa mi giunge nuova. E come dovremmo regolarci ?

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di ,

Salve admin. Trovo il suo articolo di grande interesse, in quanto io stesso molto spesso non scrivo correttamente le unità di misura. Articolo di grande utilità pratica, per questo aggiunto ai Preferiti. Alla prossima.

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di ,

Assolutamente magnifico!!! Lo aggiungo ai preferiti in moda da averlo sempre a portata di mani; come un buon manuale

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di ,

Due voti positivi.

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di ,

La tua è una considerazione interessante che mi dà lo spunto per una piccola polemica: quando mi è capitato di entrare in contrasto con qualcuno per qualcosa, mi sono spesso dovuto battere con chi citava una fonte universitaria o presunta autorevole. Io sono dell'idea che l'opinione, seppure "universitaria" e autorevole resta comunque un'opinione e assume valore di certezza solo quando consente di risalire fino all'origine prima. Come accade spesso con i vocaboli sul dizionario, ma questa è un'altra storia. Complimenti per l'icona. Saluti Davide La Mantia

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di ,

Certo ma il mio problema è che ero convintissimo che si scrivesse VAR... possibile che in ambito universitario nessuno mi ha mai corretto??? Comunque da oggi scriverò var. Complimenti per l'articolo.

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di ,

Non vedo le perplessità da parte di TUTTI, Fabietto. Io non ne ho, le fonti che ho citato neppure, RenzoDF nemmeno e, per di più, ha citato ripetutamente fonti ancora più autorevoli. Quindi la scrittura corretta è var tutto minuscolo. Per chi poi vuole a tutti i costi conservare il suo dubbio perché preferisce la scrittura che ha sempre adottato, beh, su questo non possiamo fare granché..

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di ,

Dai commenti vedo che abbiamo tutti un pò di perplessità su come scrivere var. Io francamente dalle scuole superiori all'università ho sempre scritto VAR e kVAR. In definita come dobbiamo scriverlo???

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di ,

Pur non avendo capito la conclusione di orlando, vorrei sottolineare che ha tralasciato di menzionare l'unica alternativa veramente papabile per l'unità di misura della potenza reattiva ovvero il VAr (usatissima anche questa)... ma le regole non le facciamo noi e visto che l'IEC sta sopra CENELEC e CEI, non vedo per quale ragione non dobbiamo seguire le sue indicazioni quando su http://www.iec.ch/zone/si/si_elecmag.htm scrive: "... IEC has adopted the name var, var (volt ampere reactive power), for the coherent SI unit volt ampere for reactive power."

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di ,

Caro Zeno, come dire... Mi hai tolto le parole di bocca. Condivido senza riserve, lo metterei in un link tra i riferimenti utili questo articolo. Saluti, Davide

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di ,

Una lezione di ricerche interdisciplinari che merita sicura attenzione,Ing.Zeno. Alcuni giorni prima la sua pubblicazione, mi ero imbattuto in una del Prof.Rezzaghi dell'ITI'G.Galilei'di MIRANDOLA (MO)a proposito di potenza reattiva ed ho poi,alla visione del suo articolo, voluto approfondire le mie conoscenze visto che è prassi nelle Scuole scrivere (VAR)quando si parla di potenza reattiva. Per tutto questo sono andato a pag.313 del vol.III (OLIVIERI-RAVELLI)ed ho visto scritto: (Var) come misura della (Q);l'ultima edizione manuale Hoepli (pag.IX-49)ORTOLANI-VENTURI) indica con (VAR) la potenza reattiva. Certo, il liguaggio si evolve,ma è bene non perdere di vista l'argomento della discussione.Un saluto,Orlando.

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di ,

Per quanto riguarda il var penso che questo link possa dare la risposta definitiva http://www.electropedia.org/iev/iev.nsf/display?openform&ievref=131-11-45

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di ,

Non stupirti mapi, la confusione è ancora grande; in Elettrotecnica Generale di G.Licata per es. le conduttanze si misurano ancora in "ohm alla meno uno"!
Se si vuole leggere un "testo sacro" in questo campo, si deve far riferimento al BIPM (http://www.bipm.org/) e scaricare http://www.bipm.org/utils/common/pdf/si_brochure_8_en.pdf
Nel documento, oltre alle unità NON S.I. accettate (pag.124) e alle interessanti regole di scrittura (pag.130), troviamo perfino indicato l'anno nel quale il °K perde il "°" e diventa l'attuale K (1968)!

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di ,

Io insegno elettrotecnica in un Itis, (la foto è di mio figlio), ho voluto controllare il libro di testo e i manuali in mio possesso per quanto riguarda la potenza reattiva: sul Bobbio Sammarco (Petrini editore) l'unità di misura è il VAR (volt-ampere reattivi)(maiuscolo), sul manuale di elettrotecnica della Zanichelli è il var (voltampere-reattivi)(minuscolo), sul manuale di meccanica elettrotecnica elettronica Edizioni Cremonese viene indicato nuovamente maiuscolo VAR (volt ampere reattivi). L'unità di misura della potenza apparente viene sempre indicata maiuscola VA. Questo per dire che c'è molta confusione anche sui libri di testo

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di ,

Come unità di misura del tempo legale resterà il giorno.

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di ,

Devo ammettere che spesso non pongo minimamente attenzione nello scrivere unità di misura, starò più attento. Una curiosità: al posto di anno e mese cosa dovremmo usare?

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di Fabio,

A dire il vero l'unico errore che commetto è scrivere kVAR invece di kvar. Anche agli esami di Elettrotecnica I e II all'Università. Mi risulta del tutto nuovo questo modo di scrivere.

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di Anonimo,

mi capita spesso di litigare con i miei colleghi (specialmente geometri) che scrivono "ml" per indicare il metro inteso come lunghezza aggiungendo anche l'aggettivo lineare!!!! oppure utiluizzando la lettera maiuscola M

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